Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 19 gennaio 2010

Brothers

Fratelli sull'orlo di una crisi di nervi

Brothers (2009)
di Jim Sheridan
drammatico


Due fratelli, uno molla sempre, nel football come nella vita, non ha un lavoro fisso e finisce persino in carcere. L'altro riga dritto e finisce nei marines a combattere in Afghanistan contro "quelli con la barba". Ma quando lo credono morto sarà proprio il primo a prendersi cura (anche troppo), di moglie e figli del presunto caduto. Che però si rialzerà (con un orribile segreto alle spalle) e tornerà a casa, segnato nello spirito più che nel corpo, senza riuscire a riadattarsi alla vita di prima. La retorica rischia di prendere il sopravvento: un padre veterano che non nasconde la preferenza per il figlio che ha seguito le sue orme e non perde occasione per rinfacciarlo all'altro, una madre muta spettatrice, la guerra con il suo inferno e i suoi demoni. Ma il tutto è sapientemente narrato dalla mano esperta di Jim Sheridan, che firma il film meno "suo" (remake del danese Non desiderare la donna d'altri), disegnando con delicato crescendo il rapporto tra la famiglia del soldato e lo sfaccendato zio Tommy (ottimo Jake Gyllenhaal che fu a sua volta soldato in Jarhead), e con altrettanta struggente tensione l'estraneità dell'eroe ritornato a casa (uno spettrale Tobey Maguire a metà strada tra il DeNiro di Taxi Driver e quello di Il cacciatore), irriconoscibile nell'aspetto e negli atteggiamenti (agghiacciante e nervosa la scena madre come il finale), dilaniato dal sospetto e dai sensi di colpa.

2 commenti:

  1. Mi arrischio a dire che questo è uno dei film più belli della stagione. Una menzione per Natalie Portman però potevi riservarla, no?

    Apprezzo l'accostamento con Taxi Driver e Il cacciatore.

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  2. Se dico tutto io, poi a voi cosa resta?

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