Fratelli sull'orlo di una crisi di nervi
Brothers (2009)
di Jim Sheridan
drammatico
Due fratelli, uno molla sempre, nel football come nella vita, non ha un lavoro fisso e finisce persino in carcere. L'altro riga dritto e finisce nei marines a combattere in Afghanistan contro "quelli con la barba". Ma quando lo credono morto sarà proprio il primo a prendersi cura (anche troppo), di moglie e figli del presunto caduto. Che però si rialzerà (con un orribile segreto alle spalle) e tornerà a casa, segnato nello spirito più che nel corpo, senza riuscire a riadattarsi alla vita di prima. La retorica rischia di prendere il sopravvento: un padre veterano che non nasconde la preferenza per il figlio che ha seguito le sue orme e non perde occasione per rinfacciarlo all'altro, una madre muta spettatrice, la guerra con il suo inferno e i suoi demoni. Ma il tutto è sapientemente narrato dalla mano esperta di Jim Sheridan, che firma il film meno "suo" (remake del danese Non desiderare la donna d'altri), disegnando con delicato crescendo il rapporto tra la famiglia del soldato e lo sfaccendato zio Tommy (ottimo Jake Gyllenhaal che fu a sua volta soldato in Jarhead), e con altrettanta struggente tensione l'estraneità dell'eroe ritornato a casa (uno spettrale Tobey Maguire a metà strada tra il DeNiro di Taxi Driver e quello di Il cacciatore), irriconoscibile nell'aspetto e negli atteggiamenti (agghiacciante e nervosa la scena madre come il finale), dilaniato dal sospetto e dai sensi di colpa.
martedì 19 gennaio 2010
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Mi arrischio a dire che questo è uno dei film più belli della stagione. Una menzione per Natalie Portman però potevi riservarla, no?
RispondiEliminaApprezzo l'accostamento con Taxi Driver e Il cacciatore.
Se dico tutto io, poi a voi cosa resta?
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