Macchinoso balocco postbellico
The Good German (2006)
di Steven Soderbergh
noir/drammatico
All'indomani della guerra, in una Berlino ancora sventrata da bombardamenti (con rovine che spuntano ad ogni inquadratura caso mai ce lo dimenticassimo), arriva il giornalista americano (al soldo dell'esercito) Jake Geismar, giunto in Europa per seguire la conferenza di pace a Potsdam. Troverà la sua ex cronista, nonchè fiamma, Lena, perno di una complessa caccia all'uomo con immancabili misteri che il reporter dovrà districare. Steven Soderbergh si balocca con luci e inquadrature che richiamano il polveroso cinema di 60 anni fa: tutto (titoli, musiche, recitazione) è studiato per ricalcare le pellicole neorealiste e affini post belliche. Qualcosa gli riesce (George Clooney e Cate Blanchett che fanno il verso alle star di Hollywood anni '50 sembrano provenire realmente da un'altra epoca), qualcosa meno e il suo esperimento rimane un divertissement fine a se stesso, macchinoso nella trama e troppo poco intenso per non risultare in definitiva più un simpatico fumettone che un devoto omaggio al passato.
lunedì 25 gennaio 2010
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