Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 25 gennaio 2010

Intrigo a Berlino

Macchinoso balocco postbellico


The Good German (2006)
di Steven Soderbergh
noir/drammatico


All'indomani della guerra, in una Berlino ancora sventrata da bombardamenti (con rovine che spuntano ad ogni inquadratura caso mai ce lo dimenticassimo), arriva il giornalista americano (al soldo dell'esercito) Jake Geismar, giunto in Europa per seguire la conferenza di pace a Potsdam. Troverà la sua ex cronista, nonchè fiamma, Lena, perno di una complessa caccia all'uomo con immancabili misteri che il reporter dovrà districare. Steven Soderbergh si balocca con luci e inquadrature che richiamano il polveroso cinema di 60 anni fa: tutto (titoli, musiche, recitazione) è studiato per ricalcare le pellicole neorealiste e affini post belliche. Qualcosa gli riesce (George Clooney e Cate Blanchett che fanno il verso alle star di Hollywood anni '50 sembrano provenire realmente da un'altra epoca), qualcosa meno e il suo esperimento rimane un divertissement fine a se stesso, macchinoso nella trama e troppo poco intenso per non risultare in definitiva più un simpatico fumettone che un devoto omaggio al passato.

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