Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 2 marzo 2010

Harry a pezzi

Profetico blocco fuori fuoco

Deconstructing Harry (1997)
di Woody Allen
commedia


Le disavventure di Harry Block, affetto da "blocco dello scrittore": il suo tentativo di uscire dalla crisi e di trovare un accompagnatore per ritirare un premio riconosciutogli dall'università che lo espulse è l'ossatura di un collage di mini sketch e racconti flash a cavallo tra realtà e finzione. Demi Moore, Billy Crystal, Tobey Maguire, Robin Williams, Kristie Alley, tutti nel calderone: personaggi nevrotici, depressi, sboccati e dal testosterone sempre a mille. Ruotano tutti attorno a lui, definito "nichilismo, cinismo, sarcasmo e orgasmo", ma in nessuno di questi aspetti Woody Allen riesce qui a pungere. Qualche chicca di surreale comicità (l'attore "fuori fuoco" è geniale), troppa volgarità di bassa lega ("Sai cos' è un buco nero?" chiede Allen alla prostituta che gli risponde: "Certo, con quello ci campo"), psicanalisi dozzinale sulla frammentazione del'individuo, ovviamente un turbinio di rapporti sentimentali e tradimenti, ovviamente ex mogli e giovani amanti che animano un film quasi profetico, che segna il sostanziale esaurimento della graffiante verve del regista newyorkese: da questo momento in poi raramente riuscirà a ripetersi sui livelli della sua precedete filmografia.

2 commenti:

  1. da questo momento in poi raramente riuscirà a ripetersi sui livelli della sua precedete filmografia.

    Nononononono

    C'è il geniale Match Point che esplora magistralmente altri lidi. E poi c'è l'ultimo.

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  2. Ho scritto apposta "raramente" proprio perchè Match Point ha degli aspetti molto molto apprezzabili, rovinati però da una banalizzazione terribile di tematiche quali il rapporto tra fortuna e talento e caso e destino, che meritavano ben più nobili analisi mentre qui sono ridotti in burletta.

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