Irraggiungibile dramma dai toni pastello
Catch Me if You Can ( 2002)
di Steven Spielberg
commedia drammatica
Frank Abbagnale scappa di casa sedicenne con un piccolo libretto per gli assegni e un conto a suo nome con una manciata di dollari. Diventerà insegnante, medico, avvocato e pilota di aerei, girando il mondo e facendo della truffa un'arte. Il camaleontico Leonardo DiCaprio è l'eclettico protagonista di un dramma dai toni di commedia (o viceversa) in continuo movimento, basato sulla vera storia del re della truffa che beffò gli Stati Uniti (e non solo) tra il 1964 e il 1969. Il ritmo incessante, punteggiato dalla partituta musicale di John Williams, intriga già dai titoli di testa fatti a cartoon. Poi ci si mettono le spettacolari interpretazioni di un agrodolce Christopher Walken, padre del fuggitivo, e di Tom Hanks, l'agente dell'Fbi che lo insegue per un lustro instaurando con lui un rapporto quasi paternale; e, ancora, la vivace sceneggiatura che riesce a non far scadere in commediola una trama avvincente che richiede, come avviene, una più sottile malinconia venata di humor e una perfetta ricostruzione degli anni '60 dai colori pastello che contribuisce a rendere leggero un film della durata extralarge.
lunedì 18 gennaio 2010
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