Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 14 febbraio 2010

Lonely hearts

Noir di plastica

Lonely Hearts (2006)
di Todd Robinson
noir/drammatico


Le ambientazioni (e gli stereotipi) del noir ci sono tutti. Manca l'anima torbida e corrotta, le facce sporche, la tensione. A questa viene preferito il dramma del detective Robinson (un bolsissimo John Travolta) con moglie suicida alle spalle che gli ha lasciato sul volto una posticcia espressione frastornata e dolente. Per esorcizzare il dolore si butta a capofitto nel caso di Ray e Martha (Jared Leto ricorda un Johnny Depp di serie B, Salma Hayek dalla sensualità contenuta e la follia esasperata), truffatori di bassa lega che stanno mettendo in atto per mezza America il trucco dei "cuori solitari", adescando giovani donne in cerca di amore scippando loro soldi e sentimenti. La gelosia però gioca brutti scherzi e la truffa prende una piega non prevista trasformandosi da arguta beffa in crimine. Tratta da una storia vera (il regista è il nipote del vero detective che seguì il caso), è un'opera dall'atmosfera troppo artificiosa e costruita, laddove invece il genere esige cupo e fumoso realismo che trasudi passione.

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