Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 14 febbraio 2010

Maledetto il giorno che t'ho incontrato

Benedetto Verdone

Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1991)
di Carlo Verdone
commedia


Bernardo è uno scrittore alla ricerca dello scoop su Jimi Hendrix, piantato improvvisamente dalla compagna. Camilla un' attrice teatrale nevrotica invaghita del suo analista. Si incontreranno, condividendo ossessioni, fobie e medicine, avvicinandosi intimamente per poi litigare maledicendo vicendevolmente (ma mai in contemporanea) il giorno del loro incontro, in una continua rincorsa e fuga: quando lui inizia a trovarla interessante lei maldestramente rovina le cose e viceversa. Le verdi campagne inglesi faranno da teatro al fiabesco e concitato finale di una commedia fatta di equivoci e situazioni imbarazzanti che innescano l'ordigno comico, bilanciati da tocchi di soave malinconia: in entrambi i casi Carlo Verdone è superbo, scatenando il suo bagaglio di espressioni, smorfie e gesti impacciati, spalleggiato da una Margehrita Buy, forse sua migliore spalla femminile di sempre. Ne risulta una commedia vivace, densa, brillante, senza tempi morti e con almeno tre o quattro scene cult per gli estimatori del regista romano. Semplicemente imperdibile.

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