Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

venerdì 6 agosto 2010

Caos Calmo

Piatta confusione

Caos calmo (2007)
di Antonello Grimaldi
drammatico


Traumatizzato dalla vedovanza, Nanni Moretti non riesce ad esternare i suoi sentimenti e sceglie di accudire la figlia isolandosi nel giardinetto antistante la scuola dove la aspetta ogni giorno. Ma la vita che non sembra scuotelrlo lo viene a cercare in continuazione: fratelli e cognata (Gassman e Golino), colleghi di lavoro (Silvio Orlando e Polanski), persone senza nome che lo vedono tutti i giorni. Lui osserva tutto quasi come uno spettatore passivo, poi la donna sottratta dall'annegamento (Isabella Ferrari) mentre la moglie moriva, riemerge dal nulla riaccendendo una passione che si consuma quasi con violenza prima che la neve scenda a ricoprire le strade e le tante domande che il film pone. Che vengono però trattate sempre in maniera appena abbozzata, a differenza di quanto avviene ad esempio ne La stanza del figlio, sempre con Moretti (che firmava però anche la regia).

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