Gustosa storiella da sgranocchiare
The Informant! (2009)
di Steven Soderbergh
commedia
Matt Damon, inciccito a dovere, è l'ingenuo Mark Whitacre, biochimico e manager di una multinazionale americana che decide di mettere in ginocchio rivelandone i loschi segreti. Parla troppo, al momento sbagliato e con le persone sbagliate, non curandosi dell'interlocutore, sia esso l'Fbi, la stampa o l'avvocato, continuando a peggiorare la situazione quando cerca di rimediare. Tragicommedia di un uomo che cattura la nostra fiducia, ma che si rivelerà un gran bugiardo e che fino alla fine ci lascerà con il dubbio se ci fa o ci è: il suo piano per prendere le redini dell'azienda gli si ritorcerà contro così come i suoi momenti di gloria come informatore (con tanto di intercettazioni e spifferate varie) in una storia (vera) da sgranocchiare piano piano apprezzandone i vivaci dialoghi e la graziosa architettura d'insieme.
giovedì 28 gennaio 2010
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Soderbergh ama indubbiamente giocare con l'old style, riproponendo oggi ambientazioni e temi del cinema passato. L'ha fatto con Intrigo a Berlino, spedendo George Clooney in un'altra era cienamtografica, e lo fa in parte con questo film che retrodata di circa 30 anni rispetto al suo svolgimento. Infatti, benchè la storia abbia luogo negli anni '90, per ambientazione, messa in scena e dettagli (dal vestiario agli arredi passando per i caratteri dei titoli) sembra un film di spionaggio anni '60 (non a caso viene citato 007).
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