Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 28 gennaio 2010

The informant!

Gustosa storiella da sgranocchiare

The Informant! (2009)
di Steven Soderbergh
commedia


Matt Damon,  inciccito a dovere, è l'ingenuo Mark Whitacre, biochimico e manager di una multinazionale americana che decide di mettere in ginocchio rivelandone i loschi segreti. Parla troppo, al momento sbagliato e con le persone sbagliate, non curandosi dell'interlocutore, sia esso l'Fbi, la stampa o l'avvocato, continuando a peggiorare la situazione quando cerca di rimediare. Tragicommedia di un uomo che cattura la nostra fiducia, ma che si rivelerà un gran bugiardo e che fino alla fine ci lascerà con il dubbio se ci fa o ci è: il suo piano per prendere le redini dell'azienda gli si ritorcerà contro così come i suoi momenti di gloria come informatore (con tanto di intercettazioni e spifferate varie) in una storia (vera) da sgranocchiare piano piano apprezzandone i vivaci dialoghi e la graziosa architettura d'insieme.

1 commento:

  1. Soderbergh ama indubbiamente giocare con l'old style, riproponendo oggi ambientazioni e temi del cinema passato. L'ha fatto con Intrigo a Berlino, spedendo George Clooney in un'altra era cienamtografica, e lo fa in parte con questo film che retrodata di circa 30 anni rispetto al suo svolgimento. Infatti, benchè la storia abbia luogo negli anni '90, per ambientazione, messa in scena e dettagli (dal vestiario agli arredi passando per i caratteri dei titoli) sembra un film di spionaggio anni '60 (non a caso viene citato 007).

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