Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

Nemico Pubblico

Dillinger è vivo

Public Enemies (2009)
di Michael Mann
drammatico/azione


Il solito rigoroso, nelle forme e nella narrazione, Micheal Mann, qui impegnato ad illustrarci le gesta del gangster John Dillinger, amante del rischio e delle donne, e delle sue rocambolesche fughe da banche (si vanta di farlo in meno di due minuti) e prigioni. Uomo ironico con valori tutti suoi che accogliamo con compiacenza grazie alla recitazione senza sbavature del solito Johnny Depp (ma che la regia glaciale di Micheal Mann non rende magnetico come al solito al pari di quella di Christian Bale, agente Fbi che gli da la caccia) che fa quasi dimenticare il fatto che si tratti di un criminale. Robin Hood dei giorni nostri, o meglio, degli Stati Uniti degli anni '30, teatro della vicenda, il film predilige la contemplazione all'azione, senza sussulti ma neppure annoiando nonostante le due ore abbondanti.

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