Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 19 dicembre 2013

Anna Karenina

Nuova vita al film in costume

Anna Karenina (2012)
di Joe Wright
drammatico


Dopo Orgoglio e pregiudizio Joe Wright torna al film in costume stravolgendone la forma, adattando fedelmente, ma con grande dono di sintesi, il romanzo di Lev Tostolj del 1877. La storia di Anna, sposata ad un ufficiale ma attratta dal giovane conte Vronskij, è raccontata con una messa in scena che mischia tradizione e modernità, classico e futurista, realtà e finzione, in un continuo ed esplicito rimando al teatro (scenografie che si muovono, quinte che si aprono, uffici che si trasformano sotto i nostri occhi in sale da ballo), in un gioco attraente e sublime difficile da spiegare proprio perché trae dalle immagini la sua forza narrativa. Il trucco è suggerito, mostrato, con quell'intento di svelare l'artificio della finzione di stampo quasi tarantiniano. Il risultato è una storia a tratti banale (ma che sottili sfumature tratteggiano le personalità dei personaggi, pennellate dalle immagini e dalle recitazioni misurate di Jude Law e di una Keira Knigthely al top) raccontata con un'originalità e un gusto estetico che sono Cinema, perché non si chiudono in un manierismo fine a sé stesso ma diventano strumenti per produrre racconto.

Alto: La scena della corsa dei cavalli, superlativa
Basso: I tanti personaggi rendono difficile, all'inizio, seguire le vicende. Ma è un dettaglio

Nessun commento:

Posta un commento