Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 20 gennaio 2013

Che bella giornata

Benvenuto al Nord

Che bella giornata (2010)
di Gennaro Nunziante
comico


Che bella giornata quella in cui Luca Medici ha deciso di emigrare al Nord, è stato lanciato da una nota fucina di cabaret milanese ed è diventato Checco Zalone. E che bella giornata quella in  cui ha deciso di portare la sua irriverente faccia sul grande schermo, andando a segno con la sua opera prima (Cado dalle nubi) e bissando il successo con questa nuova commedia dove interpreta un perdigiorno con il mito della security, assegnato (previa raccomandazione, of course) alla sicurezza della Madonnina del Duomo. Che fa gola ad una bella attentatrice islamica che lo sedurrà per avvicinarsi al suo obiettivo. La trama è giusto uno spunto, Zalone e il regista-sceneggiatore Gennaro Nunziante bravissimi a scegliere un supporting cast (Rocco Papaleo, Ivano Marescotti, Tullio Solenghi, facce da commedia maiuscola, altro che cinepanettone) che gli faccia da adeguata spalla, ben sapendo che quando lui è inquadrato si mangia chiunque con il suo "one man show" che non conosce mai momenti di stanca. Un po' Verdone, un po' Celentano, un po' Totò, il gioco degli accostamenti è tanto facile quanto inutile, così pure come l'analisi sociologica del perchè faccia ridere: sfrontato, irriverente, maestro nel dosare la volgarità piegandola al servizio dell'assurdo, assolutamente sfrontato e scorretto, il campionario sulle ipotesi del perchè scateni la risata è assortito e secondario. Perchè l'unico punto importante è che fa ridere, tanto e, paradossalmente, in modo intelligente, con la gustosa parodia sugli usi e costumi del meridione (assai più incisivi del recente acclamato Benvenuti al Sud), con la storpiatura, con l'ironia che sembra spontanea anche quando è ricercata.

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