Il matrimonio laico di D'Alatri
Casomai (2002)
di Alessandro D'Alatri
drammatico
Tommaso e Stefania (buon debutto di Fabio Volo, bene Stefania Rocca), un figlio, due lavori, tanti amici, tanto amore. Un matrimonio cui giungono più per inerzia che per convinzione, poi le difficoltà della vita di coppia, gli amici come presenze a intermittenza che pian piano spariscono. Arrivano litigi, lamenti, forse tradimenti, il grigiore subentra all'amore. Il matrimonio, in Chiesa ma laico, di Alessandro D'Alatri sembra poter essere un'istituzione che non può reggersi unicamente sugli sposi, ma che necessità del sostegno di amici e parenti che siano compagnia dell'uomo e della donna. Ma quando gli altri si defilano o rischiano di diventare ostacolo a chi, se pur con confusione, ha il desiderio di costruire qualcosa di bello, si delinea l'ipotesi che l'unione coniugale (metafora per qualsiasi tipologia di rapporto sentimentale) possa e debba essere un fatto totalmente privato che non deve essere corrotto dalle persone che circondano la coppia.
lunedì 15 novembre 2010
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