Il talento di Mr. Damon
Good Will Hunting (1997)
di Gus Van Sant
drammatico
Will è un ragazzo della periferia di Boston, fa le pulizie al Mit ma è dotato di un'intelligenza fuori dalla norma, anche se preferisce passare le giornate a bere e fare risse con gli amici, snobbando le sue capacità. Due persone, con atteggiamenti e intenti differenti, gli cambieranno la vita. Un rinomato professore (Stellan Skarsgard) che vuole valorizzare il suo talento, e lo psicologo (straordinario Robin Williams, Oscar nel 1998 cone miglior attore non protagonista) cui viene affidato dai servizi sociali, che invece sarà più attento a fare emergere quello che veramente il ragazzo desidera. Tra i due si instaurerà un rapporto inizialmente burrascoso, poi sempre più tenero e paternale, incentrato sulla diversa modalità con cui lo psicologo guarda il ragazzo, facendo emergere quello che è veramente. Film non privo di scivoloni retorici, risollevato egregiamente dall'intensità di alcuni spunti in controtendenza rispetto ad una certa morale dominante: il giudizio dello psicologo nei confronti della moglie scomparsa, il rapporto tra Will e l'amico interpretato da Ben Affleck (autore della sceneggiatura vincitrice dell'Oscar assieme a Matt Damon) il contrasto tra la posizione del professore che vuole applicare il suo progetto al ragazzo, e quello dello psicologo e almeno tre monologhi/sequenze da levarsi il cappello.
sabato 13 novembre 2010
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