Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 13 novembre 2010

Will Hunting - Genio ribelle

Il talento di Mr. Damon

Good Will Hunting (1997)
di Gus Van Sant
drammatico

Will è un ragazzo della periferia di Boston, fa le pulizie al Mit ma è dotato di un'intelligenza fuori dalla norma, anche se preferisce passare le giornate a bere e fare risse con gli amici, snobbando le sue capacità. Due persone, con atteggiamenti e intenti differenti, gli cambieranno la vita. Un rinomato professore (Stellan Skarsgard) che  vuole valorizzare il suo talento, e lo psicologo (straordinario Robin Williams, Oscar nel 1998 cone miglior attore non protagonista) cui viene affidato dai servizi sociali, che invece sarà più attento a fare emergere quello che veramente il ragazzo desidera. Tra i due si instaurerà un rapporto inizialmente burrascoso, poi sempre più tenero e paternale, incentrato sulla diversa modalità con cui lo psicologo guarda il ragazzo, facendo emergere quello che è veramente. Film non privo di scivoloni retorici, risollevato egregiamente dall'intensità di alcuni spunti in controtendenza rispetto ad una certa morale dominante: il giudizio dello psicologo nei confronti della moglie scomparsa, il rapporto tra Will e l'amico interpretato da Ben Affleck (autore della sceneggiatura vincitrice dell'Oscar assieme a Matt Damon) il contrasto tra la posizione del professore che vuole applicare il suo progetto al ragazzo, e quello dello psicologo e almeno tre monologhi/sequenze da levarsi il cappello.

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