Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 23 agosto 2010

Il papà di Giovanna

Il papà di Giovanna (2008)
di Pupi Avati
drammatico


Oramai abituati a vedere Silvio Orlando padre degenere in crisi con la moglie, ci si stupisce vederlo così. Per carità, non che qui non sia ai ferri corti con la consorte di turno (Francesca Neri), ma per lo meno offre una figura paterna un po' più elevata di quella del recente Genitori&Figli : l'attaccamento per Giovanna (Alba Rohrwacher), figlia con gravi turbe psichiche, è totale e incondizionata, tanto da non venire meno neppure quando compie il tragico atto di uccidere l'amica del cuore. La madre inorridisce, il padre non perde la speranza, anche grazie al sostegno del vicino di casa (Ezio Greggio), l'unico del quartiere che lo guarda ancora con dignità anche se riserva alla moglie ben più intense occhiate. Giovanna verrà trasferita lontano, lui le starà vicino accettando la sua condizione. Sempre Bologna, sempre gli anni della guerra, ma toni assai più cruenti per Pupi Avati che lontano dall'ipersfruttata commedia malinconica ritrova il suo tocco drammatico.

1 commento:

  1. Interessante è il ruolo non comico di Ezio greggio. Esperimento riuscito direi.

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