Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 20 gennaio 2010

Sette anime

Dramma senz'anima

Seven Pounds (2008)
di Gabriele Muccino
drammatico


Seconda prova oltreoceano per Gabriele Muccino che si cimenta qui con una storia assai più cruda, incapace però di raggiungere i commoventi tocchi de La ricerca della felicità. Anche qua troviamo come protagonista un dolente Will Smith , ingegnere aerospaziale di successo dilaniato dai sensi di colpa per aver tolto la vita a sette persone, tra cui la moglie, in un incidente. Il suo rimorso troverà pace solo donandosi totalmente ad altrettanti uomini, che esamina da vicino (fingendosi un agente del fisco) per valutare se siano meritevoli o meno del suo sacrificio. Ancora un uomo straziato, dalla miseria nella precedente pellicola, dall'errore in questa. E ancora la convinzione di una catarsi realizzabile affidandosi unicamente alle proprie capacità, escludendo qualsiasi fattore "altro"rispetto all'umano. Film denso e tragico ma incapace di quella disincantata malinconia che aveva alleggerito la prima opera made in Usa, rendendola capace di spiccare più volte il volo con commovente ed appassionato lirismo.

1 commento:

  1. Eppure qualcuno a voi molto caro disse "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici".

    Will Smith si conferma uno dei migliori attori negri in circolazione. Muccino a livello di regia non teme confronti.
    Neppure ad Hollywood..

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