Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 20 maggio 2010

Match Point

Stile senza fortuna

Match Point (2005)
di Woody Allen
thriller


Il tennis come metafora della vita: sfondare o fallire è questione che riguarda più il caso, la fortuna, che l'abilità e il talento. Chris è un giovane irlandese che viene dai bassifondi: se ne è tirato fuori grazie al duro lavoro e ora insegna tennis alle classi agiate di Londra che vivono circondate dal lusso passando il loro tempo tra una battuta di caccia e una sera all'opera. Entrerà così a far parte di questo mondo, corteggiando la dolce Chloe ma attratto dalla seducente Nola (Scarlett Johansson), americana fidanzata con il frivolo rampollo della famiglia: lui "gioca pesante", lei ha "le labbra sensuali" e poca propensione alla fedeltà; scatterà la passione in un campo di grano, per lei sarà un breve istante, per lui un'ossessione continua. La ricontrerà una volta sposato dando origine ad un torbido trio destinato a risolversi in tragedia. In una Londra fotografata da una straordinaria luce che esaspera l'atmosfera decadente che circonda l'alta borghesia si mescolano thriller e dramma borghese, ma quello che più si apprezza è lo stile: la confezione è impeccabile, ma la riflessione sul rapporto tra caso e fortuna, talento e impegno, delitto e castigo, è superficiale e caotica. Trapela ad ogni inquadratura il desiderio di Woody Allen di offrire un'analisi acuta e profonda delle vicende umane, ma Dostoevskij, che sul tema è autore di ben più profonda disamina, è spiattellato in primo piano con deludente superficialità.

1 commento:

  1. Come dramma è poco originale, come thriller poco emozionante, come "contenuti" di disarmante superficialità: se la tira sputando un paio di simbolismi accattivanti, ma al fondo non sa neanche lui cosa vuole dire (o se lo sa, è di una banalità sconcertante). Il tutto in una confezione di gran qualità, ma non basta per salvare un film ostentatamente pretestuoso.

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