Sublime ipnotismo della parola
Frost/Nixon (2008)
di Ron Howard
drammatico
Sembra un incontro di boxe l'intervista (veramente avvenuta) tra David Frost, showman della tv britannica, e Richard Nixon: il 37° presidente degli Stati Uniti la concesse nel 1977, a tre anni dallo scandalo watergate che lo costrinse alle dimissioni, pensando di mangiarsi il giornalista ad ogni domanda. Sembra riuscirci, nonostante Frost si prepari alla serie di colloqui ripresi dalle telecamere come un avvocato pronto a scendere nel foro: Nixon si gioca la reputazione, lui la carriera; ma l'abilità del reporter porterà "Tricky Dick" ad autogol scottanti che lo metteranno alle corde prima che il secondo getti la spugna. Dramma teso con tempi da thriller, dialoghi che sembrano schiaffi (la mano è di Peter Morgan che ne aveva precedentemente realizzato una versione teatrale), sublimi interpretazioni (Frank Langella è ottimo nella parte dell'ex presidente, Michael Sheen ecezionale in quella dell'intervistatore, lui che fu già valido Tony Blair in The Queen) valorizzate da una regia attenta che esalta espressioni e dettagli, abile nel creare la suspence adatta per farci pendere letteralmente dalle parole dei protagonisti. Probabilmente il miglior film di Ron Howard.
giovedì 21 gennaio 2010
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Ottimo, film concordo. La figura di Nixon mi sembra a tratti ridotta a caricatura (quando viene ritratto come avido ecc...), ma nel complesso viene fuori bene l'abilità politica del Presidente Nixon.
RispondiEliminaPannoch