L'assist vincente di Cantona
Looking for Eric (2009)
di Ken Loach
commedia
Diciamolo subito: bisogna dare fiducia quasi una mezz’oretta a questo film che stenta a decollare, barcamenandosi incerto tra commedia e dramma incollate assieme dalla faccia graffiante di Eric Cantona , ex stella del Manchester Utd, materializzatosi nella stanza (o nella mente) dell’omonimo anonimo postino la cui vita è allo sbando, per soccorrerlo. Grazie al calcio (l’importanza del gioco di squadra, l’assist come offerta) e alla tromba elargirà chicche strampalate (come quella, immortalata nei titoli di coda, che realmente diede ai giornalisti durante una conferenza stampa, esaltante quasi quanto le svariate immagini di repertorio delle sue magie disseminate lungo il film) sulla vita, sull’importanza dell’amicizia e su come riconquistare l’amore (che darà origine ad un goffo corteggiamento alla prima moglie del postino lasciata 30 anni prima). Minuto dopo minuto la mancanza d’identità di genere diviene la forza della pellicola, la commedia comica scivola in quella romantica, si fa dramma e gangster movie dai tratti tragici ma che si risolverà in modo originale e rocambolesco con l'epica "Operazione Cantona". Film originale, estroverso, ambiguo sin dal titolo (Eric è il nome sia del ex giocatore che del protagonista) in cui la simpatia del francese con la sua imponente mole fa da trait d’union ad un’opera che altrimenti risulterebbe frammentaria (e grazie a lui perdoniamo con benevolenza alcuni buchi di sceneggaitura e leggerezze nell’evolversi della storia come le repentine redenzioni di alcuni personaggi); e lo fa con una tale leggerezza al punto che, ormai assorbiti dalla storia, quasi non ci accorgiamo quando sparisce per quasi mezz’ora.
martedì 12 gennaio 2010
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