Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

Il mio amico Eric

L'assist vincente di Cantona

Looking for Eric (2009)
di Ken Loach
commedia

Diciamolo subito: bisogna dare fiducia quasi una mezz’oretta a questo film che stenta a decollare, barcamenandosi incerto tra commedia e dramma incollate assieme dalla faccia graffiante di Eric Cantona , ex stella del Manchester Utd, materializzatosi nella stanza (o nella mente) dell’omonimo anonimo postino la cui vita è allo sbando, per soccorrerlo. Grazie al calcio (l’importanza del gioco di squadra, l’assist come offerta) e alla tromba elargirà chicche strampalate (come quella, immortalata nei titoli di coda, che realmente diede ai giornalisti durante una conferenza stampa, esaltante quasi quanto le svariate immagini di repertorio delle sue magie disseminate lungo il film) sulla vita, sull’importanza dell’amicizia e su come riconquistare l’amore (che darà origine ad un goffo corteggiamento alla prima moglie del postino lasciata 30 anni prima). Minuto dopo minuto la mancanza d’identità di genere diviene la forza della pellicola, la commedia comica scivola in quella romantica, si fa dramma e gangster movie dai tratti tragici ma che si risolverà in modo originale e rocambolesco con l'epica "Operazione Cantona". Film originale, estroverso, ambiguo sin dal titolo (Eric è il nome sia del ex giocatore che del protagonista) in cui la simpatia del francese con la sua imponente mole fa da trait d’union ad un’opera che altrimenti risulterebbe frammentaria (e grazie a lui perdoniamo con benevolenza alcuni buchi di sceneggaitura e leggerezze nell’evolversi della storia come le repentine redenzioni di alcuni personaggi); e lo fa con una tale leggerezza al punto che, ormai assorbiti dalla storia, quasi non ci accorgiamo quando sparisce per quasi mezz’ora.

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