Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 3 marzo 2010

Rapimento e riscatto

Proof of Life (2000)
di Taylor Hackford
thriller/azione


Terry Thone lavora come negoziatore per conto di un'agenzia privata: quando c'è un rapimento chiamano loro per trattare il rilascio dell'ostaggio. Ha il volto e l'anima inspiegabilmente tormentati (sono quelli di un piatto Russel Crowe) ma il cuore d'oro, cosa che lo spingerà ad occuparsi gratuitamente del caso di Peter Bowman, ingegnere che sta seguendo la costruzione di una diga in Sudamerica, preso a forza dai guerriglieri. Contratterà per cento giorni sul prezzo, come fosse al mercato, mentre gli occhi dolci di Meg Ryan, tiepida moglie del rapito, si faranno sempre più grandi per lui. Thriller confuso e poco accattivante che cerca di combinare grossolanamente dramma e fanta politica, trascinandosi stanco senza mai incidere. Quando le prove circa la salute del rapito (le "proof of life" del titolo, che un'orrenda traduzione si ostina a chiamare "prove in vita") non danno più certezze, si opta per l'incursione tra le montagne per salvare ostaggio e film, rianimato con mezz'oretta di intensa azione che riscatta la prima parte del film.

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