L'estetismo della vendetta
Revanche (2009)
di Gott Spielmann
drmmatico/thriller
Nei boschi fuori Vienna illuminati da una straordinaria luce hopperiana (confrontate queste immagini con alcune delle più celebri tele "an plein air" del pittore americano; ma hopperiani sono anche i nudi, i silenzi, le attese) si incrociano le vite di Alex, rapinatore in fuga che ha visto morire tra le sue braccia la sua compagna, Robert, il poliziotto che l'ha accidentalmente uccisa, e sua moglie Susan. Personaggi in cerca (di vendetta, di pace, di maternità) le cui esistenze si annodano silenziose (il film è privo di musiche, salvo quella della fisarmonica suonata dal vecchio Hausner, trait d'union della storia) in un crescendo colmo di pathos dai tempi noir, la regia ferma (rarissimi i movimenti di macchina) e la fotografia volutamente contrastata dove è inutile aspettarsi lo scoppio finale, il colpo di scena e dove non si può far altro che abbandonarsi alle sue atmosfere, da ammirare come un quadro, che avvolgono densi interrogativi sul tema della colpa e della giustizia e del rapporto tra il proprio desiderio e ciò che è lecito fare per ottenerlo.
lunedì 29 marzo 2010
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