Il nuovo sguardo della fede
Wide Awake (1998)
di M. Night Shyamalan
commedia drammatica
Il primo lungometraggio del regista di origini indiane M. Night Shyamalan è un'opera che si discosta parecchio dalla sua successiva filmografia (Il sesto senso, Sign, Unbrakable, The Village). Niente paure primordiali e angosce infantili, ma una domanda misteriosa e suggestiva, LA domanda: Dio esiste? Il piccolo Josh, alunno di un collegio cattolico dove insegnano sport e Vangelo, se la pone dopo la morte dell'amato nonno. Lui credeva nel football e in Dio, il nipote sul secondo ha qualche dubbio e inizia un percorso di ricerca per giungere ad una risposta. Opera un po'ingenua stilisticamente che scopre però tra le pieghe alcuni aspetti interessanti che si discostano dalla retorica moral-buonista di tanti film d'Oltreoceano, dove la fede non è ridotta unicamente ad un'esperienza personale da vivere nell'intimità ma qualcosa che si manifesta guardando gli altri, specie i cattivi e i reietti, in modo diverso, e dove Dio non si rende presente nelle "opere buone" ma in piccoli e semplici miracoli inspiegabili come la neve.
lunedì 12 aprile 2010
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