Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 7 aprile 2010

Affari sporchi

Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo

Internal Affairs (1990)
di Mike Figgis
poliziesco


Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo. Non è un gioco, ma uno scontro di mentalità, quella di Raymond Avila, giovane e integerrimo ispettore della Commissione Disciplinare, i "poliziotti dei poliziotti" che fissano le regole e vigilano sulla condotta dei colleghi, e quella di Dennis Peck, sergente dallo sguardo vizioso e il capello brizzolato di Richard Gere che lavora a modo suo, con regole proprie che non disdegnano di sconfinare nell'illegalità. L'ispettore, seguendo un altro caso, si imbatterà nell'irregolare condotta di Peck che inizierà a lasciare dietro di sè una scia di cadaveri, scoprendo così i suoi affari sporchi in campo immobiliare. Tra i due nascerà una sottile rincorsa con continui scambi di ruolo tra cacciatore e preda: laddove Avila seguirà la via della legge per stanare le irregolarità del collega (scoprendo che talvolta, i suoi stessi metodi non sono poi così lineari), l'altro instaurerà con lui un sottile e ossessionante gioco psicologico che lo porterà a dubitare della fedeltà della moglie. Poliziesco spesso banale di cui si apprezza però il clima torbido, ossessivo e corrotto che circonda i due protagonisti.

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