Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 30 ottobre 2010

The American

Un americano in Abruzzo

The American (2010)
di Anton Corbijn
thriller

Un killer americano in fuga si rifugia in un paesino abruzzese. Le consegne sono quelle di non fare amicizia con la popolazione locale e di passare inosservato, ma Jack trasgredirà alle direttive conoscendo Padre Benedetto, poco benedetto e molto padre, e una "pretty woman" locale (Violante Placido) della quale si innamorerà. Il tentativo è quello di dar vita a un thriller d'autore, un noir introspettivo: non bastano però tempi morti e silenzi per riuscirci. Pare che George Clooney abbia voluto fare questo film per aiutare gli abruzzesi dopo il terremoto: una decisione che avrà giovato a loro ma non di certo al cinema.

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