Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 4 maggio 2010

Colpo di fulmine - Il mago della truffa

Fallace trasgressione

I love you Philliph Morris (2009)
di Glen Ficarra e John Requa
drammatico


La vera storia del truffatore Steven Russel è un dramma vestito da commedia, che vuole concedersi le trasgressive libertà del film indipendente cercando di conciliarle con le regole del cinema "commerciale". Il risultato è un pasticcio grottesco in cui le doti comiche di Jim Carrey annegano assieme alle sue capacità attoriali. Poliziotto, poi avvocato e medico, innamorato del biondo Phillip (Ewan McGregor) conosciuto in cella, fa dentro e fuori dal carcere con rocambolesche evasioni (forse la parte più riuscita), alternando una vita di gaio lusso a quella di fuggitivo, immancabilmente acchiappato dalla polizia. Non si ride, non si piange, si resta quasi basiti nell'osservare due ore di mossette gay e scene troppo esplicite che trasudano la volontà di essere morbosamente esplicite pur non essendocene motivo. L'anelito è forse quello di essere un manifesto dell'amore omosessuale, il risultato è un'involontaria parodia.

Nessun commento:

Posta un commento