Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

venerdì 5 marzo 2010

L'agguato - Ghost from the past

Scolorito processo al razzismo

Ghosts of Missisipi (1996)
di Rob Reiner
drammatico


La vera storia di Medgar Evers, attivista nero nel Missisipi degli anni '60, ucciso a sangue freddo sulla porta di casa mentre in sottofondo Jfk snocciola il suo discorso sui diritti civili. Lo stato più razzista del Sud ci metterà un po' ad apprendere la lezione e il presunto omicida Byron Becwith (James Woods, inspiegabilmente candidato all'oscar come miglior attore non protagonista) verrà prosciolto nonostante fosse evidente la sua colpevolezza. 25 anni dopo la moglie si risveglia improvvisamente con una rinvigorita sete di giustizia, scuote l'animo dell'avvocato Bobby De Laughter (un tiepido Alec Baldwin) che riapre il caso, solo contro tutti. Anche se sembra più la vendetta che la giustizia la molla di un processo campato per aria che non convince mai (come invece era accaduto nell'accattivante Codice d'onore) come un film grossolano che cerca in tutti i modi di far passare il messaggio che dopo un quarto di secolo il Missisipi, dietro un'apparente pacificazione, covi ancora un razzismo più o meno latente che inspiegabilmente questo processo potrebbe risolvere.

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