La croce e la spada
Il vangelo secondo Matteo (1964)
di Pier Paolo Pasolini
drammatico
Film epocale che scandalizzò tutti, dai cattolici che non potevano accettare che da sinistra arrivasse un'opera così sensibile, ai comunisti che non sopportarono il fatto che il loro paladino si prestasse a realizzare un film del genere. Vita, morte e miracoli di Cristo, secondo quanto descritto nel vangelo di Matteo, sono riportati con una rigorosa fedeltà al testo. Cambiano i luoghi (il film è girato tra gli impervi e spogli paesini di Basilicata, Puglia e Calabria) e i volti (le solite facce da strada pasoliniane), rimangono gli atti (dall'annunciazione all'incontro con gli apostoli, dai primi miracoli fino alla Passione) e le parole che puntano a delinare un Gesù umano senza concessioni al buonismo, ma di cui se mai si accentuano gli aspetti di ribellione quando dichiara con espressione seriosa di non essere venuto a portare la pace ma la spada. Superbo bianco e nero, pazzesca scelta delle musiche, capolavoro stilistico che forse lascia poco spazio al coinvolgimento emotivo (anche se c'è tutto un mondo nello sguardo di Maria sotto la croce, interpretata dalla vera mamma di Pasolini) ma è una puntuale ricostruzione del reale svolgimento dell'avvenimento che cambiò la storia.
mercoledì 31 marzo 2010
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