Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 31 marzo 2010

Il vangelo secondo Matteo

La croce e la spada

Il vangelo secondo Matteo (1964)
di Pier Paolo Pasolini
drammatico


Film epocale che scandalizzò tutti, dai cattolici che non potevano accettare che da sinistra arrivasse un'opera così sensibile, ai comunisti che non sopportarono il fatto che il loro paladino si prestasse a realizzare un film del genere. Vita, morte e miracoli di Cristo, secondo quanto descritto nel vangelo di Matteo, sono riportati con una rigorosa fedeltà al testo. Cambiano i luoghi (il film è girato tra gli impervi e spogli paesini di Basilicata, Puglia e Calabria) e i volti (le solite facce da strada pasoliniane), rimangono gli atti (dall'annunciazione all'incontro con gli apostoli, dai primi miracoli fino alla Passione) e le parole che puntano a delinare un Gesù umano senza concessioni al buonismo, ma di cui se mai si accentuano gli aspetti di ribellione quando dichiara con espressione seriosa di non essere venuto a portare la pace ma la spada. Superbo bianco e nero, pazzesca scelta delle musiche, capolavoro stilistico che forse lascia poco spazio al coinvolgimento emotivo (anche se c'è tutto un mondo nello sguardo di Maria sotto la croce, interpretata dalla vera mamma di Pasolini) ma è una puntuale ricostruzione del reale svolgimento dell'avvenimento che cambiò la storia.

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