Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 1 marzo 2010

Braveheart - Cuore impavido

Eroica lotta per la libertà

Braveheart (1995)
di Mel Gibson
azione/drammatico


Il piccolo William Wallace scorrazza per le higlands scozzesi prima che il perfido Edoardo I Plantageneto, sovrano d'Inghilterra, gli accoppi babbo e fratello. Lo zio Argai lo tramuta in un adulto erudito dall'erculea potenza, sempre bilanciata da un fine cervello; il buon senso, come insegnava il padre, lo renderà uomo. Ma quando gli inglesi gli strapperanno barbaramente anche la neo sposa, la sua ira si abbatterà su di loro senza pietà, inizialmente come istintiva vendetta, tramutata poi in ribellione dall'entusiasmo del villaggio: la rivalsa si farà via via più stutturata e il popolo di contadini scozzesi accarezzerà l'idea di stravolgere dal basso quello status quo che la nobiltà vigliacca e sedentaria non volle smuovere. La sua cavalcata verso l'Inghilterra è eroica, epica, cruenta. Lui (un Mel Gibson con le movenze, le fattezze e le parole da leader) un guerriero che sostiene che la mente conti più della spada e che i propri ideali sono la vera bussola da seguire per raggiungere quella libertà che è più importante della stessa vita. Film forse semplice, a tratti, con qualche faciloneria in alcune stereotipate caratterizzazioni e in alcune licenze poetiche sul reale svolgimento storico. Eppure esaltante, tonico, commovente e trionfale al punto giusto, coinvolgente nelle selvagge scene di infuocate battaglie (con record di comparse) come nell'appassionato doppio intreccio amoroso (deliziosa Sophie Marceau, celestiale Catherine McCormak), capace di emozionare con meraviglioso e fiabesco magnetismo (anche grazie a fotografia e musiche eccellenti) attraverso le gesta di un uomo che divenne leggenda, che infiammò gli animi e risvegliò le speranze di un popolo inneggiando più al cuore che alla politica.

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