Più Veronesi che Monicelli
Ex (2009)
di Fausto Brizzi
commedia
Tema portante: l'inesorabile fine di ogni amore. La Gerini si sbaciucchia con Insinna e se lo ritrova anni dopo dall'altra parte dell'altare mentre lei si accinge a sposare Tognazzi. Bisio è separato da Elena Sofia Ricci, ma un tragico incidente gli farà riscoprire quanto si volevano bene. Silvio Orlando, ormai destinato a questo ruolo ab aeterno, si vuole separare dalla moglie seguendo l'esempio della coppia Salemme/Brilly, Fabio de Luigi è costretto a fughe romantiche fuori Roma (in Basilicata o nella "tentacolare" Pescara per ascoltare i Jalisse: geniale) causa ex geloso (Gassman), la Capotondi fidanzata col belloccio francese viene spedita in Nuova Zelanda mettendo a rischio la loro relazione. Gag scontate, filosofia superficiale, sprazzi di drammaticità più grossolani che commoventi, tanta mediocrità: fa specie notare come la frase più bella del film ("Se la prima volta che ho pensato di uccidere mia moglie l'avessi fatto, ora sarei già fuori di galera") sia rubata pari pari da una commedia americana. Fausto Brizzi viene da un passato di sceneggiatore per cinepanettoni e somiglia più a Veronesi che a Monicelli: "Volersi bene non è mai peccato", dice nel finale la Gerini per giustificare i suoi atti. Ma sprecare del tempo con film così sì.
martedì 20 luglio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento