Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 23 febbraio 2010

The departed - il bene e il male

Esaltante gioco di specchi

The Departed (2006)
di Martin Scorsese
poliziesco/drammatico


Eloquente il titolo: il 20esimo lungometraggio di Martin Scorsese punta alla sottile escursione tra le pieghe dell'animo umano dove bene e male sono due aspetti speculari che spesso convivono. E lo fa attraverso un poliziesco denso, teso, sporco come piace a lui (e a noi). Billy Costigan viene da un quartieraccio di Boston, il volto segnato da una gioventù bruciata ma il cuore nobile che lo porta ad entrare in polizia, dove svolge il ruolo di infiltrato nella gang di Frank Costello (gli presta il ghigno un efficace Jack Nicholson), uno dei più importanti boss della zona. Colin Sullivan ha invece la faccia da bravo ragazzo ma nell'armadio nasconde un rapporto stretto con il sopracitato criminale, che l'ha cresciuto quasi come un padre e per il quale fa ora la talpa tra le fila dll'unità speciale anticrimine. Successo e fallimento, volontà e obbligo, angeli e demoni: i due si sfiorano, non si incontrano, si somigliano ma non si conoscono, e hanno in comune l'attrazione per la stessa donna. Quando negli uffici della centrale come nel quartier generale della mafia inizierà a sentirsi odore di spia, i due verranno sguinzagliati l'uno alla ricerca dell'altro dando luogo ad un inseguimento fisico e mentale dove guardie e ladri (alla grande sia Leonardo Di Caprio che Matt Damon ma anche il supporting cast non è da meno con Alec Baldwin, Martin Sheen e un sorprendente Mark Whalberg; anche se, va detto, raramente si è visto un attore fare cilecca con Scorsese) si muovono in un clima di depravazione e decadenza in cui nulla (e nessuno) si salva: ne deriva un thriller ottimo dal meccanismo perfetto, anche se l'analisi umana e psicologica rimane un po'in superficie limitandosi all'azzeccato, ma reiterato, gioco di specchi.

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