Spionaggio in zona Greengrass
Green Zone (2010)
di Paul Greengrass
azione
Iraq, 2003. L'ufficiale Roy Miller comanda una delle svariate squadre adibite alla ricerca delle tanto famigerate armi di distruzioni di massa: la Cia, secondo le indicazioni di un misterioso informatore, segnala i luoghi in cui potrebbero essere nascoste, e l'esercito scava e setaccia ma trova solo sabbia. La cosa insospettisce il soldato che crede che la colpa sia dell'Intelligence. Ma come spesso accade sul grande schermo, chi vuole sapere troppo va incontro a segreti più grandi di lui. La ricerca della verità passa attraverso la cattura del generale Al Rawi, Jack di Fiori nel mazzo di Saddam, pedina pedinata da mezzi Stati Uniti, l'unico in grado di fare chiarezza sulla questione delle armi. Il solito cinema di Paul Greengrass (già testato con Matt Damon nella saga di Jason Bourne), teso, nervoso, frenetico, riesce a non perdersi nelle molteplici scene di inseguimento ma si infrange contro un Matt Damon meno ispirato del solito ed una trama che non riesce a colpire fino in fondo rimanendo in bilico tra denuncia e fiction.
martedì 13 aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento