Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 13 aprile 2010

Green Zone

Spionaggio in zona Greengrass

Green Zone (2010)
di Paul Greengrass
azione


Iraq, 2003. L'ufficiale Roy Miller comanda una delle svariate squadre adibite alla ricerca delle tanto famigerate armi di distruzioni di massa: la Cia, secondo le indicazioni di un misterioso informatore, segnala i luoghi in cui potrebbero essere nascoste, e l'esercito scava e setaccia ma trova solo sabbia. La cosa insospettisce il soldato che crede che la colpa sia dell'Intelligence. Ma come spesso accade sul grande schermo, chi vuole sapere troppo va incontro a segreti più grandi di lui. La ricerca della verità passa attraverso la cattura del generale Al Rawi, Jack di Fiori nel mazzo di Saddam, pedina pedinata da mezzi Stati Uniti, l'unico in grado di fare chiarezza sulla questione delle armi. Il solito cinema di Paul Greengrass (già testato con Matt Damon nella saga di Jason Bourne), teso, nervoso, frenetico, riesce a non perdersi nelle molteplici scene di inseguimento ma si infrange contro un Matt Damon meno ispirato del solito ed una trama che non riesce a colpire fino in fondo rimanendo in bilico tra denuncia e fiction.

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