L'uomo nero (2009)
di Sergio Rubini
commedia
C'era la materia giusta per farne un delizioso corto sull'ambiguità dell'arte e la vacuità della critica, invece Sergio Rubini infarcisce la storia principale di elementi accessori che la annacquano. Ernesto Rossini è un capostazione di un piccolo paesino pugliese, con moglie (Valeria Golino cotonata), figlio e aspirazioni artistiche. Quando la pinacoteca di Bari ospita un autoritratto del suo modello Paul Cezanne, decide di allestire la sua personale nella pro loco del paese. Stroncata dalla critica (e da un improvviso black out), metterà a dura prova le sue speranze di pittore fino a quando con un escamotage non pianificherà la sua rivalsa nei confronti di chi lo sottovalutò. Fanno da contorno Riccardo Scamarcio baffuto dall'occhio vizioso e la mano morta, fantasmi di uomini neri e pagliacci partoriti dalla mente del piccolo Gabriele e una serie di spaccati finto-polverosi sulla vita povera della Puglia degli anni '70, più in scia al Tornatore di Baarìa che a quello di Nuovo cinema Paradiso.
venerdì 13 agosto 2010
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