Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 1 aprile 2010

Ipotesi di complotto

Arma inceppata

Conspiracy Theory (1997)
di Richard Donner
thriller


Mel Gibson è un taxista newyorkese ossessionato dai complotti: perennemente agitato, passa la sua vita cercando di mettere in guardia i suoi passeggeri sui segreti che l'America nasconde e stampando papmphlet in cui smaschera e divulga le pastette dei grandi manovratori che muovono la società. Nessuno lo ascolta, nessuno gli crede e questo alimenta la sua frustrazione e la sua paranoia. Almeno fino a quando non riuscirà ad insinuare il dubbio in Julia Roberts, assistente procuratore di cui è segretamente innamorato che inizia ad accorgersi di strani movimenti attorno a quello che credeva solo un bonario schizzato: "loro" sono arrivati a prenderlo e quando, nel tentativo di braccarlo, lasceranno dietro di lui una scia di cadaveri, le sue teorie inizieranno a risultare meno strampalate di quanto potesse inizialmente sembrare. Richard Donner, papà di Arma Letale, gioca la carta del thriller psicologico che punta alla paranoia dello spettatore con cambi di prospettiva che dovrebbero confonderlo e disorientarlo (il protagonista è solo un visionario o un perseguitato?); ma la sua arma è inceppata e scivola ben presto nell'azione nervosa e frenetica che punta verso un finale dove l'ovvia verità verrà a galla.

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