Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 14 gennaio 2010

Funny people

La solita banda di saltimbanchi di Apatow

Funny People (2009)
di Judd Apatow
commedia comica


Le "persone divertenti" del titolo sono un manipolo di comici che gravitano nel circuito del cabaret, tra una comparsata in una serie tv e una performance live davanti al classico muro di mattoni, in cerca di successo. Ira Wright viene notato dal pluriaffermato Geroge Simmons, star della comicità americana, da poco venuto a conoscenza di essere gravemente ammalato. Tra i due nascerà un rapporto prima lavorativo e poi di amicizia inframezzato da gag che scaturiscono da situazioni grottesche e dall'abilità degli attori (si ride con Eminem ma anche con un fuoco incrociato di battute contro un improbabile dottore svedese). Judd Apatow ci riprova ancora con la sua fedelissima banda di funny people, il simpatico e stralunato Seth Rogen (comparso anche nei precedenti 40 anni vergine e nel sorprendente Molto incinta, assolutamente da recuperare), Jonah Hill (strabiliante in Suxbad, sempre prodotto da Apatow), cui si unisce un Adam Sandler non più imberbe ma che la maturità sta rendendo un attore valido: menestrelli e burloni di corte che vorrebbero incarnare il topos quasi drammatico del comico destinato a far ridere gli altri ma dilaniato internamente da inquietudine esistenziale. Non ci riescono completamente poichè quando la commedia cerca di farsi lieve e malinconica viene scalzata da quella comica che punta a strappare continuamente la risata (qualche volta ci riesce, qualche volta no) grazie (o nonostante) una volgarità che, attenzione, ancora una volta in Judd Apatow non è cifra stilistica ma se mai vizio di forma, rimanendo dunque sospeso nella terra di mezzo dalla durata sproporzionata (oltre due ore!), senza riuscire a farci sbellicare come in Suxbad e senza farci vibrare le corde del cuore (nonostante l'egregia scelta delle musiche) come in Molto incinta.

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