Commenti sul sondaggio sul miglior film di Eastwood
In questo post potete lasciare il vostro commento in relazione al sondaggio sul miglior film di Eastwood degli ultimi anni.
Per chi fosse a digiuno del cinema di Eastwood: cresciuto alla corte di Sergio Leone, che lo pesca dal cinema di serie B americano tramutandolo in un'icona dall'indimenticabile smorfia nella Trilogia del dollaro, e di Don Siegel, che lo consacra attore di primo piano cucendogli addosso il personaggio dell'inflessibile Ispettore Callaghan, debutta alla regia nel 1971 in sordina e per tre lustri si cimenterà in un cinema di genere, western e poliziesco soprattuto, prendendo via via sempre più l'abitudine di dirigere e recitare unicamente per il regista e l'attore che ama di più, sè stesso. Nella seconda metà degli anni '80 iniziano ad arrivare pellicole più dense (Bird) inframezzati da flop totali (Cacciatore bianco, cuore nero, Mezzanotte nel giardino del bene e del male) che rendono ancora più clamorosa la svolta del 1992 quando con Gli Spietati mette d'accordo pubblico e critica rianimando il western, ormai agonizzante e aggiudicandosi ben 4 oscar. E' il trampolino di lancio verso il gotha della regia: arrivano gli ottimi Un mondo perfetto, I ponty di Madison County, poi un quinquennio di thriller con alti e bassi, dove la sua grinta di un tempo contrasta con un corpo oramai segnato dall'età. Prima decide allora di restare dietro la macchina da presta, partorendo lo straordinario Mystic River, infine fa pace con la vecchiaia mostrandosi senza vergogna del suo collo avvizzito nel crudo Million Dollar Baby, dove tocca un tema delicato come quello dell'eutanasia sferrando colpi sotto la cintura. Operazione ambiziosa quella di Flags of our Fathers e Letters from Iwo Jima, il racconto di una stessa fase della seconda guerra mondiale con le sue false glorie e i suoi reali dolori visto da due differenti punti di vista, americano e giapponese, poi un parziale giro a vuoto con il complesso Changeling prima del botto finale di Gran Torino e del più sommesso Invictus. Sette anni, quelli che vanno da Mystic River all'ultimo Invictus, che lo consacrano come autore totale, uno dei pochi superstiti del cinema classico americano, capace di realizzare opere intense, compatte, senza fronzoli, registicamente impeccabili e senza sbavature, con una cura suprema per ogni aspetto, dalla messa in scena, alla recitazione passando per le musiche (che spesso compone lui stesso, aspetto forse sottovalutato).
Risultati Sondaggio:
Gran Torino 46% (10 voti)
Mystic River 28% (6 voti)
Invictus 9% (2 voti)
Million Dollar 9% (2 voti)
Changeling 4% (1 voto)
martedì 2 marzo 2010
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Non sono un grande fan di Eastwood ed ho visto solo tre dei film relativi al sondaggio.
RispondiEliminaHo votato Million Dollar Baby, nonostante tutto. L'ex Beverly Hills 90210 Hillary Swank è sublime in una parte altrimenti poco credibile come quella della Boxer. Il vecchio allenatore-padre Clint è perfetto nella sua durezza, nel suo dubbio nel suo rimorso: nella sua ricerca di una risposta.
La famiglia di lei a rappresentare il mondo cinico, insensibile, bastardo ma purtroppo realissimo: la scena della penna in bocca per firmare il testamento è sorprendentemente la più empatica di tutto il film.
Eastwood domanda, mendica una risposta ma non la trova. E allora la via più semplice e dolorosa è l'eutanasia. Ma non c'è l'esaltazione di questa scorciatoia, non c'è un grido di libertà nell'uso della soluzione finale.
C'è un uomo solo: forte, duro, caparbio, ma solo.
Nella mia personalissima classifica vedo tre capolavori assoluti:
RispondiElimina1)Gran Torino
2)Million Dollar Baby
3)Ivo Jima
mentre gli altri quattro sono, a mio parere, un gradino sotto (anche se sempre di grandi film si tratta).
La principale genialità che vedo nell'ultimo quinquennio di Clint è stata la capacità di re-inventare il genere "classico" (classici sono la regia, la fotografia, il montaggio) adattandolo a tematiche "forti" descritte nella loro cruda essenzialità. Ecco, lo definirei un cinema "sintetico", nel senso della capacità di "sintetizzare" magistralmente -in un solo gesto, una sola inquadratura, una sola azione- la profondità e la complessità delle emozioni e delle angosce umane.
Concordo sostanzialmente con Duvix. Non tanto per la classifica (Iwo Jima non lo metto sul podio, ma è una questione di gusti, non mi esalta particolarmente la tematica; la forma è eccellente) quanto per il concetto. Però farei rientrare anche Mystic nel novero dei film del "nuovo" Clint. Forse un po più "facile" perchè è il primo, ma comunque in scia agli altri.
RispondiEliminaAltro discorso andrebbe poi fatto sui contenuti, ma questa è un'altra storia.
fate tanto i soloni e poi siete tutti d'accordo con il grande aut
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