Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 23 agosto 2010

Tutto l'amore che c'è

Tutto l'amore che c'è (2000)
di Sergio Rubini
commedia


Storia di ragazzi e ragazze nella Puglia degli anni '70. C'è chi sogna di mettere in piedi una rock band e chi preferisce altre attività. Frizzi, lazzi, giornate al bar, poi la compagnia viene ipnotizzata dall'arrivo di tre sorelle milanesi modene e ospitali che scombussoleranno le alchimie del gruppo. E' la Puglia di Sergio Rubini, vista dagli occhi del giovane Carlo, il più piccolo, sospeso tra l'iniziazione al sesso e un padre aspirante regista teatrale impegnato a mettere in piedi una strampalata versione dell'Otello. Nostalgia e ricordi in formato Avati nell'assolata provincia barese.

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