Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 12 agosto 2010

La lingua del santo

Reliquia cinematografica

La lingua del santo (2000)
di Carlo Mazzacurati
commedia

Due ladruncoli di mezza tacca si incontrano, fisicamente e moralmente, e si spalleggiano in piccoli furtarelli. Poi, quasi per caso, il colpo grosso che scuote gli animi dei patavini: quella del titolo è una reliquia di Sant'Antonio che i due prelevano dalla basilica del Santo, a Padova, creando enorme disappunto in tutta Italia. Dovrebbe essere la loro fortuna, dà invece l'abbrivio alle loro avventure tragicomiche, tra rom diffidenti, una casa-rifugio senza cibo e un'industriale veneto che decide di pagare il riscatto (con bluff) per farsi bello agli occhi della comunità. Piccola gemma cinematografica di quelle che non si vedono spesso: due interpretazioni ottime (Fabrizio Bentivoglio al meglio con volto disfatto e dolente, Antonio Albanese agli esordi), trama che shakera ironia e sentimento, intensa malinconia in laguna.

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