Circo senza fenomeni
King Kong (2005)
di Peter Jackson
avventura
Un produttore cinematografico in odore di fallimento va alla ricerca di un'isola misteriosa come location per il suo film. Per quasi due ore Peter Jackson si trastulla con effetti poco speciali nella natura incontaminata: il gorilla extralarge rapisce la giovane attrice e fa a botte con i dinosauri per difenderla. La ciurma, recuperata la bella, decide di portasi a New York anche la bestia: la grande scimmia scorrazzerà nella Grande Mela per dirci che la giungla, quella con le liane, non è poi troppo differente da quella con i palazzi. Nell'America degli anni '20, dove spopolano vaudeville e fenomeni da baraccone, tutto era attrazione; e forse anche nel'33, quando uscì il primo King Kong, cui questo rimanda sin dai titoli di testa. Oggi, invece, non basta spiattellare enormi creature sullo schermo per evitare la noia e neppure un ottimo cast (Naomi Watts, Jack Black, Adrien Brody) riesce nell'impresa di trasformare un fenomeno da circo in esaltante esperienza cinematografica.
martedì 2 novembre 2010
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