Splendide carogne
L'imbalsamatore (2002)
di Matteo Garrone
drammatico
Peppino Profeta (Ernesto Mahieux) è un esperto tassidermista affetto da nanismo. Prende a bottega Valerio, un giovane ragazzo appassionato cui insegna il mestiere, anche se vorrebbe che il sodalizio proseguisse anche a letto. Saltuariamente presta le sue abilità nel taglio e cucito alla mala, per la quale si occupa di estrarre droga dai cadaveri usati come corrieri. Durante uno di questi lavori i due imbalsamatori incontrano Deborah, che si unisce a loro e instaura una relazione con Valerio. La disponibilità di Peppino che ha accolto e aiutato il giovane inizia a fare a pugni con la sua gelosia: la ragazza inizia a diventare una presenza troppo ingombrante che crea un crescendo di malumore che porta ad un denso faccia faccia in cui i due "rivali" scoprono le carte. I due amanti scappano al nord, ma qualche tempo dopo Peppino si ripalesa attraendo nuovamente Valerio con il suo charme, portando la sua compagna all'esasperazione. Matteo Garrone mostra una fine abilità nel ritrarre con agghiacciante realismo perversioni e deformità fisiche e umane (in Primo amore il protagonista era ossessionato dal peso delle sua compagna, qui è il deficit di statura ad accompagnarsi ad un animo malato incline alla perversione; entrambi tratti da reali episodi di cronaca nera). Qui in particolare è aprezzabile il crescendo morboso accolto in un clima vizioso e malsano che crea una tensione e un pathos che trapelano da ogni espressione, parola, gesto dei tre eccellenti protagonisti.
mercoledì 11 agosto 2010
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