Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 27 febbraio 2010

Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street

Ironico macello dark

Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (2007)
di Tim Burton
gotico/musical

Tim Burton torna al gotico stemperando una storia macabra, più raccapricciante che grottesca, con insipidi motivetti solfeggiati da Johnny Depp in versione Edward Mani di Forbice che aggiunge al suo eclettico repertorio anche invidiabili doti canore. Il clima decadente della Londra vittoriana, di cui il visionario regista enfatizza l'oscurità, si presta perfettamente a fare da teatro alla trama nera (tratta dall'omonimo musical) del barbiere del titolo, la cui lama affilata in cerca di vendetta taglia con disinvoltura barbe e gole di uomini che poi finiscono come ingrediente segreto nei pasticci di carne della moglie (Helena Bonham Carter, dark per vocazione). La sottile e tetra ironia che pervade l'opera, che riesce ad essere sinistra anche nella luminosissima sequenza che sintetizza l'evolversi del rapporto tra Todd e Mrs Lovett, è quello che più si apprezza in un dramma che la trama poco più che abbozzata e il sangue che scorre a volontà rendono ideale solo per stomaci forti.

2 commenti:

  1. Sai che non sono molto d'accordo? Per me il film è sottovalutato. La musica, è vero, è un po' monotona, ma il motivo centrale di "Johanna" è intenso, struggente, romantico. Al contrario di "Alice in Wonderland", poi -come tu stessi rilevi nell'altra recensione- la fantasia e le invenzioni di Burton trovano terreno fertile in una trama drammatica e dolorosa, priva -di per sè- di ogni elemento "fantasy". Anche l'utilizzo ironico ed esagerato dello splatter gioca, a mio avviso, un ruolo confacente allo scopo: quello di creare la fiaba più cupa e "dark" della sua filmografia.

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  2. Non saprei, a mio avviso Edward e Sleepy rimangono non solo film nettamente superiori ma anche assai più "gotici". Qua al di là del tema musicale, che io trovo poco più che una nenia ripetitiva, le critiche che muovo sono sostanzialmente due: A) trama poco avvincente con personaggi meno incisivi rispetto ad altri film di Burton B) un eccessivo lato grottesco che non riesce ad essere "nobile" (come nei Coen per dire) ma che scivola nel rozzo (qua declinato nel tetro, nel raccapricciante). Rimane poi un film rigoroso ed apprezzabile dal punto di vista registico: forse è ora, anche visti gli ultimi risultati, che Tim Burton si cimenti con un'opera più "classica"

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