Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 7 aprile 2010

Forrest Gump

Il cuore oltre il Q.I.

Forrest Gump (1994)
di Robert Zemeckis
drammatico


Quarant'anni di storia americana visti attraverso gli occhi di Forrest Gump, ingenuo e sognante eroe dal Q.I. inferiore al normale e il cuore ben più grande della media. La macrostoria a stelle e strisce, quella della guerra, della politica, ironicamente scandita dalle immagini degli attentati ai Presidenti (lui ne conobbe ben tre e fu responsabile delle dimissioni di uno) e da un'eccezionale colonna sonora che percorre le tappe salienti di mezzo secolo di rock, si intreccia con l'intima e personale storia del protagonista, i suoi rapporti con la dolce madre, con le persone che ne hanno segnato l'esistenza, dal buon Bubba al mitico tenente Dan e con la sua eterna amata Jenny (una bella e inquieta Robin Wrigh ) che sognava di diventare come Joan Baez e finì per drogarsi in ogni modo, in ogni epoca. Fantasiosa e commovente tragicommedia di un uomo che fu campione di football, soldato provetto, star del ping pong e miliardario grazie al commercio di gamberi (e all'investimento in una "specie di compagnia di frutta" che ha per simbolo una mela morsicata), che girò il mondo correndo ma che si sentì a casa solo a Greenbow, Alabama, protagonista di una fiaba malinconica che ha lasciatò in eredità alla storia del cinema decine di aforismi (da "la vita è come una scatola di cioccolatini" a "stupido è chi lo stupido fa"), il potente ritratto di uno straordinario Tom Hanks alla fermata del bus, un uso innovativo degli effetti speciali (dalle gambe di Gary Sinise mozzate in digitale ai tanti filmati in cui l'immagine di Forrest è "incollata" su spezzoni di repertorio), uno struggente tema musicale composto da Alan Silvestri e un magistrale film d'agrodolce poesia.

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