Dalla parte dei cattivi
Goodfellas (1990)
di Martin Scorsese
gangster
Ascesa e declino di Henry Hill, ragazzo italo irlandese cresciuto in un quartieraccio di New York con il mito della bella vita dei gangster. Dei "bravi ragazzi" ("goodfellas" nell'originale) ammira la spregiudicatezza e il potere: prima li osserva, poi inizia con qualche lavoretto, infine entra nel giro. Col potere arrivano i soldi, con i soldi la cocaina, con la cocaina il carcere e l'inevitabile declino. Vent'anni di vita criminale descritta con piglio documentaristico che cura ogni minimo dettaglio: cadillac, capelli impomatati, soprannomi, vestiti, pranzi descritti come rituali, donne concepite come accessori, usi e costumi della mafia guardati con l'occhio di chi, proprio come il boss Jimmy Conway (Robert De Niro in una delle sue migliori performance) "al cinema tiene per i cattivi". Sceneggiatura da levarsi il cappello, specie quando a parlare è un superbo Joe Pesci, oscar nel 1991 come attore non protagonista: fu l'unica statuetta portata a casa nonostante le sei nomination. Ma i premi si dimenticano, i capolavori rimangono nella storia.
martedì 11 maggio 2010
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