Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 11 marzo 2010

La fiamma del peccato

Torbido inganno d'autore

Double Idemnity (1944)
di Billy Wilder
noir


Uno dei più fortunati episodi della grande stagione del noir classico americano: Walter Neff, assicuratore, s'invaghisce della bella moglie di un suo cliente. Pensieri torbidi di morte e di passione: farlo fuori e scappare con la cassa derivata dall'assicurazione sulla vita, fatta stipulare con un sotterfugio e che paga doppio se lo sventurato muore in un incidente ferroviario. Ma ad inceppare gli ingranaggi del piano si intromette l'arguto capo di Neff che fiuterà l'inganno. C'è tutto: voce fuori campo che scandisce i tempi, dialoghi minimalisti con battute a effetto, pioggia, sigarette e femme fatale in un'atmosfera cupa e depravata quanto basta. Manca solo la polizia corrotta, ma per quello bisognerà aspettare ancora qualche anno. Qui Billy Wilder si muove ancora entro i confini del politically correct, adattando con maestria un racconto di James M. Cain (quello de Il postino suona sempre due volte) assieme ad uno sceneggiatore doc come Raymond Chandler . Il risultato non poteva essere diverso.

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