Arti marziali senza azione
Redbelt (2008)
di David Mamet
azione
Autore eclettico David Mamet: geniale sceneggiatore (Gli Intoccabili, Americani, Sesso&Potere, Ronin), regista da alti e bassi (bene Il colpo, male Spartan). Qua scrive e dirige un film che ruota attorno al mondo del Ju Jitsu; ma se la macchina da presa riprende con eco noir e introspettivo le vicende di Mike, istruttore della suddetta disciplina giapponese, del suo allievo poliziotto aspirante cintura nera Joe, dell'avvocatessa con traumi che gli ruppe il vetro della palestra e dell'attore Chet in cui vide una possibilità di riscatto ma da quale ricevette una doppia "sola" clamorosa (orologio rubato e raggiro), l'intreccio non avvince. E se in un film dove le arti marziali, noiose per vocazione, si sente la mancanza di un po' d'azione, vuol dire che il resto non è messo troppo bene.
martedì 21 settembre 2010
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