Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 11 ottobre 2010

Signs

Misteri della fede

Signs (2002)
di M. Night Shyamalan
thriller

I fatti inspiegabili che ci accadono nella vita sono segni del cielo o solo coincidenze? Se lo chiede Mel Gibson, ex pastore protestante in protesta contro un Dio che gli ha tolto la moglie in malo modo, lasciandolo solo con i figlioletti e il fratello (bravissimo Joaquin Phoenix) a vivere nelle campagne della Pennsylvania . Quando dei misteriosi cerchi nel grano fanno la loro comparsa, al dramma interiore della famiglia si somma la paura per l'ignoto. Shyamalan con estrema cura e sensibilità e con un magistrale crescendo di tensione, delinea un'intenso thriller sulla fede. E chi dice che è un film "sugli alieni" ci ha capito poco, per quanto anche gli aspetti più fantascientifici della storia siano trattati in modo suggestivo, con il consueto tocco del regista indiano che gioca sulle paure infantili, ovvero primordiali, ovvero comuni al genere umano. Come gli extraterrestri, appunto, qui dipinti con l'ingenuità dei b-movies anni '50, ma capaci di spaventare come in un horror dei giorni nostri.

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