Cartoline dalla peggio Italia
La meglio gioventù (2003)
di Marco Tullio Giordana
drammatico
Le vicende di una famiglia italiana dal 1966 al 2003: cartoline dall'Italia che incrociano la microstoria dei due fratelli protagonisti con la macrostoria dei fatti più importanti di mezzo secolo del Belpaese. Nicola e Matteo (Luigi Lo Cascio e Alessio Boni, sembrano molto più vecchi da giovani che a quarant'anni), figli di una famiglia piccolo borghese, hanno aspetto e personalità opposte: uno vivace ed esternatore, l'alto inquieto ed introverso. Ma il cuore buono è il medesimo e li conduce a portare l'autistica Giorgia (Jasmine Trinca, la migliore) via dall'istituto dove la maltrattano per ricondurla al paese natio. La perderanno, si perderanno: uno partirà verso il Nord Europa, l'altro abbraccerà il fucile entrando prima nell'esercito, poi in polizia. Si rincontreranno a Firenze per l'alluvione del '66, poi a Torino durante gli scontri studenteschi, ovviamente dalle due parti opposte della barricata. Palermo, Roma, Milano: le loro strade proseguiranno su binari diversi, sempre pronte ad intersecarsi assieme a quelle di genitori, figli, nipoti e amici (bene i comprimari Fabrizio Gifuni e Claudio Gioè) intrecciando colpi di scena a sentimentalismi da fiction. Opera ambiziosa che non poteva che essere contenuta in sei ore di film, interessante nel modo in cui segue l'evolversi dei personaggi nel corso del tempo; ma tra analisi sociale del Paese, disamina intimista dell'uomo, trama pseudo intricata e love story varie, risulta troppa la carne al fuoco: alcuni pezzi ne escono indigesti, altri bruciacchiati, pochi quelli dalla cottura perfetta.
giovedì 13 maggio 2010
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