Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 11 agosto 2010

Happy family

Felice esperimento

Happy family (2010)
di Gabriele Salvatores
commedia

Le vicende degli stravganti componenti di due bizzarre famiglie si intrecciano grazie all'annuncio del futuro matrimonio dei due figli sedicenni, narrate da un autore esterno che sta scrivendo il soggetto per un suo film. L'esperimento di meta-cinema (che guarda un po' a Pirandello - citato qualora vi fossero dubbi - un po' a Charlie Kaufman, geniale autore di Essere John Malkovich e Il ladro di orchidee) riesce a metà, ma i simpatici Tenenbaum all'amatriciana nel loro mondo monocromatico convincono: sceneggiatura scorrevole, battute azzeccate, bella colonna sonora, buone interpretazioni sia degli attori esordienti (la deliziosa Valeria Bilello) sia di quelli affermati. La bella dedica a Milano sulle note di Chopin una chicca d'autore.

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