Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 26 gennaio 2010

La dura verità

Sboccata zavorra

The Ugly Truth (2009)
di Robert Luketic
commedia


Abby è una produttrice televisiva, single perfettina che aspetta il principe azzurro. Lo troverà grazie a Mike, irruento, burbero maschilista e brillante showman che il network decide di regalarsi per risollevare l'audience. Le sue scorrette chicche sulla vita e sull'amore esalteranno gli spettatori e aiuteranno Abby a conquistare l'uomo dei suoi sogni, prima di capire, inevitabilmente, che è altro quello che desidera. Commediola scontata nella trama e nei personaggi (Gerard Butler è poco più che una macchietta, Katherine Heigl, deliziosa in Molto incinta è sprecata e non riesce a mettere una toppa come in 27 volte in bianco) che non si risparmia volgarità e oscenità varie per strappare la risata, ricorrendo ad espedienti inflazionati, dallo sconcio equivoco al dialogo sboccato. Il finale cerca di librarsi in aria ma risulterà finto come il fondale dipinto alle spalle degli attori.

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