Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

venerdì 20 dicembre 2013

Warm bodies

Tiepidi zombi all'incontrario

Warm Bodies (2012)
di Jonathan Levine
grottesco/horror


Il pretesto è originale, smontare gli stereotipi di un filone consunto come quello degli zombi, recentemente rianimato in tv dalla serie The Walking Dead, ipotizzando che il cuore dei morti viventi (resi tali dal solito misterioso virus, ma poco importa), possa tornare a battere se pompato da una fiamma di umanità. Lo scopre lo zombie teen-ager R. che si imbatte e si innamora di Julie: una volta vinta la diffidenza della ragazza, il giovane cadavere tornerà pian piano alla vita così come pure gli altri non-morti del gruppo. A quel punto la vera difficoltà sarà vincere il pregiudizio dei vivi convincendoli che la loro convivenza è possibile. Gli slanci grotteschi e ironici sono tenuti al guinzaglio: nel primo caso è un bene per evitare che il film si trasformi in un'opera troppo kitsch, nel secondo no, perché una maggiore vivacità avrebbe donato un po'di brio a un horror movie che vive di picchi d'azione ma anche di tanto torpore. Tra le righe si legge un inno al "volemose bene": l'altro, il diverso, l'emarginato non è poi così malvagio come lo si dipinge e un gesto di vera umanità può portare due "razze" a vivere pacificamente fianco a fianco.

Alto: L'idea, piuttosto originale
Basso: Ritmo basso e dialoghi intorpiditi

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