Tiepidi zombi all'incontrario
Warm Bodies (2012)
di Jonathan Levine
grottesco/horror
Il pretesto è originale, smontare gli stereotipi di un filone consunto come quello degli zombi, recentemente rianimato in tv dalla serie The Walking Dead, ipotizzando che il cuore dei morti viventi (resi tali dal solito misterioso virus, ma poco importa), possa tornare a battere se pompato da una fiamma di umanità. Lo scopre lo zombie teen-ager R. che si imbatte e si innamora di Julie: una volta vinta la diffidenza della ragazza, il giovane cadavere tornerà pian piano alla vita così come pure gli altri non-morti del gruppo. A quel punto la vera difficoltà sarà vincere il pregiudizio dei vivi convincendoli che la loro convivenza è possibile. Gli slanci grotteschi e ironici sono tenuti al guinzaglio: nel primo caso è un bene per evitare che il film si trasformi in un'opera troppo kitsch, nel secondo no, perché una maggiore vivacità avrebbe donato un po'di brio a un horror movie che vive di picchi d'azione ma anche di tanto torpore. Tra le righe si legge un inno al "volemose bene": l'altro, il diverso, l'emarginato non è poi così malvagio come lo si dipinge e un gesto di vera umanità può portare due "razze" a vivere pacificamente fianco a fianco.
Alto: L'idea, piuttosto originale
Basso: Ritmo basso e dialoghi intorpiditi
venerdì 20 dicembre 2013
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