Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 22 marzo 2010

Ogni maledetta domenica

Touchdown nell'arena

Any Given Sunday (2000)
di Oliver Stone
drammatico


Il football secondo Oliver Stone, come Wall Street, come il Vietnam: una giungla, un'arena dove gli uomini sono gladiatori sempre in lotta. E dove il dannato capitalismo arriva sempre e comunque a corrompere i valori sani e gli ideali. Qui succede a Tony D'Amato (un grintoso e tormentato Al Pacino che sfoggia le rughe con orgoglio), coach dal passato glorioso che cerca di salvare i suoi Shark dal fallimento sportivo e dalla loro presidentessa-manager (Cameron Diaz) che pensa solo al tornaconto economico. Quando il quarterback storico (Dannis Quaid) è messo ko, il coach è costretto a lanciare nella mischia il giovane Willie Beaman (Jamie Foxx), che ovviamente si rivelerà un talento che gioca fuori dagli schemi, più per se stesso che per il gruppo. Gli schemi di Oliver Stone sono sempre votati all'attacco, e a volte rischia di subire il contropiede della  retorica sul gioco di squadra e sulla società americana che ha sostituito i sogni e la gloria con il culto dell'immagine e del soldo. Ma il film è protetto alle spalle da una struttura solida, da un ritmo nervoso, roboante, epico ed entusiasmante (con un'eccellente utilizo del sonoro che esaspera le azioni di gioco e il contatto fisico) che al fischio finale riesce ad avere la meglio sulla morale.

1 commento:

  1. Bello.
    Ma il football vero è quello di Rudy
    http://www.imdb.com/title/tt0108002/

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