Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

venerdì 15 gennaio 2010

Lars e una ragazza tutta sua

Sorprendente poesia chapliniana

Lars and the Real Girl (2007)
di Craig Gillespie
commedia drammatica

Lars è un uomo pacato e silenzioso affetto da disturbi dell'affettività, vive da solo in un garage, non ha vita sociale e rifugge qualsiasi contatto umano. Incapace ad amare, ordina letteralmente una donna in silicone che doterà di una vita propria dalle mile sfaccettature. Bianca diventà così l'espressione di quello che lui ha sempre desiderato, anche perchè amici e conoscenti, su consiglio della dottoressa Dagmar (la spettacolare Patricia Clarkson), gli reggeranno il gioco mentre, con la scusa di curare la "ragazza", psicanalizzerà lui. Ne nasce una straordinaria ed agrodolce poesia (anche grazie ai decadenti paesaggi della provincia americana e ad un tappeto musicale di disincantata malinconia) dove si ride e si piange come succedeva con Charlie Chaplin, grazie al perfetto meccanismo che ci coinvolge pian piano proprio come accade agli abitanti del villaggio che ne asseconderanno la finzione (Bianca farà volontariato, litigherà e troverà persino lavoro in un susseguirsi di trovate spesso geniali). Ma il rapporto di Lars (interpretato da un tenero Ryan Gosling che rievoca un po' Rain Man, un po' il surreale rapporto di Tom Hanks con il pallone Wilson in Cast Away), con lei e con la dottoressa sarà l'occasione per lui e per tutta la comunità per accorgersi del vero valore dei rapporti e dell'imprescindibile importanza di un reale contatto umano.

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